Come la penso
Come diceva Edmund Burke, “L’unica cosa necessaria al trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano nulla”.
È il momento della competenza e della responsabilità, verso Roma e i romani.
Di persone che gestiscano la cosa pubblica come un buon padre di famiglia, capaci di prendersi davvero cura dei bisogni del singolo cittadino e della collettività. Di persone in grado di ascoltare, ma anche di sapere e saper fare.
Difficile, certo, ma non impossibile.
Perché chi ha un «perché» abbastanza forte può superare qualsiasi «come».
Voltiamo pagina.
Le mie priorità per Roma
È triste e desolante per la Città eterna, ma il primo pensiero va ai rifiuti – che, oltre al mal utilizzo dei soldi pubblici, significano degrado e rischi per la salute di tutti. Competenza in materia, dunque, per risolvere davvero e mettere in sicurezza chi ci vive, chi ci lavora e anche chi è solo di passaggio - senza dimenticare il bellissimo verde di Roma, che soffre troppo e da troppo.
Trasporti anche, senza dubbio. Perché, prima ancora di “città intelligente” e tecnologie, abbiamo un problema di quantità, qualità e persino igiene pubblica. Manutenzione e riorganizzazione dunque - inclusi i mezzi da dedicare ai ragazzi che vanno a scuola, soprattutto in tempi di pericolo sanitario.
Sicurezza, dunque, in tutti i sensi. Compresa l’illuminazione pubblica, decisamente indegna e non più sostenibile. Ma anche i servizi online del Comune e dei Municipi, per renderli sempre più accessibili, veloci e forti, in grado sia di funzionare, sia di proteggere i dati personali dei cittadini.
Chi sono
Laureato in Economia e Commercio, ho inteso la mia professione come una vocazione.
Così, negli anni, mi sono dedicato alla sicurezza sul lavoro, alla prevenzione nelle strutture sanitarie, alla gestione e lo smaltimento dei rifiuti, alla qualità ambientale e agli impianti antincendio, ma anche alla sicurezza informatica, il rischio d’impresa, nonché l’antiriciclaggio e la responsabilità civile e penale di amministratori e sindaci.
Competenze che ora metto al servizio della nostra Città, con tutta la forza della mia esperienza. Soprattutto del sapere, anche da invalido civile, come si fa a trasformare un problema in un’opportunità.